martedì 2 dicembre 2008

300:il film


Nel 480 a.C. Serse, re della Persia, invade la Grecia. Leonida, re di Sparta, si mette alla guida di una coalizione di città greche nel tentativo di fermarne l'avanzata. La guardia del corpo del re, composta da 300 uomini, viene inviata al passo delle Temopili con lo scopo di rallentare l'avanzata dell'esercito persiano, consentendo all'esercito greco di organizzarsi. Nonostante la resistenza opposta all'esercito invasore, i trecento valorosi combattenti morirono. Il loro sacrificio permise però alla Grecia di sconfiggere la Persia.

martedì 18 novembre 2008

La storia dei simpson


“I Simpsons” nascono da una felice idea di Matt Groening, l'8 Settembre del 1986. Dopo 4 anni di sporadiche apparizioni televisive, finalmente nel 1990 Homer e la famiglia Simpson diventano un vero e proprio fenomeno televisivo, battendo il record di ascolti dell'emittente Fox Network.
Il capofamiglia è Homer Simpson. Homer ha circa 38 anni (portati male), lavora alla centrale nucleare di Springfield (posseduta dallo spregevole Sig. Montgomery Burns), come supervisore alla sicurezza, ma la sua stupidità e la sua ottusità lo fanno essere tutto il contrario di un ispettore alla sicurezza. Dopo il lavoro (e spesso anche durante), Homer fa un salto alla taverna di Boe, insieme ai suoi amici bevendo birra Duff, sperperando soldi e talvolta organizzando partite di bowling e baseball. E’ anche un irrefrenabile goloso, infatti oltre a ingerire birra a volontà, va pazzo per ciambelle, patatine fritte e tutto quanto sia fritto o pollofritto… tanto da pesare ben 117 Kg di puro grasso adiposo.Nonostante sia completamente ottuso, spesso lo si vede durante la serie cercare un dialogo col proprio cervello, che puntualmente fa sempre il contrario di quello che dovrebbe.La sua compagna, Marge Bouvier, è l’esatto opposto del marito. Infatti si può dire che è lei la vera responsabile dell’economia e dell’incolumità familiare. Marge ha circa 34 anni e una folta capigliatura blu, alta circa mezzo metro. Di mestiere fa la casalinga, ma per far quadrare il bilancio familiare (spesso messo in crisi dai colpi di testa di Homer o dai pasticci di Bart, il figlio primogenito) si arrangia in iniziative lucrative come vendere biscotti o organizzare aste di oggetti usati o ancora, essendo un’ ottima artista e pittrice, realizzando e vendendo opere d’arte.Il più grande dei figli è Bart Simpson (anagramma di "brat" che significa "monellaccio" e ciò descrive appieno il suo carattere).Bart ha 10 anni e frequenta la quarta elementare di Springfield; i suoi hobby sono andare in skateboard, giocare ai videogames, compiere piccoli atti di teppismo e tirare scherzi alla sorella Lisa e agli altri componenti del nucleo familiare (messo più volte in ginocchio dalle sua incredibile capacità di rovinare ogni momento di serenità). A scuola è il vero terrore degli insegnanti e del direttore Skinner, che quotidinamente lo obbligano a tornare a scuola per scrivere alla lavagna frasi che non dovrebbe (naturalmente non è così) più sognarsi di fare. Sono famosi i suoi insulti come "Ciucciati il calzino!" oppure "Non farti infartare!". Lisa Simpson è una bambina di 8 anni, di una intelligenza fenomenale, suona il sassofono e la chitarra è sensibile e ha spesso delle intuizioni molto profonde che spesso la fanno sentire trista e sola, a causa della superficialità che la circonda in casa e a scuola. Lisa è molto sensibile anche ai problemi della giustizia e della disuguaglianza sociale e combatte fermamente per i propri ideali.L’ultima figlia è poi la piccola Maggie Simpson, una bimba di pochi mesi, che nonostante non faccia altro che ciucciare dalla mattina alla sera, ha manifestato più volte la sua grande intelligenza. A volte, con la famiglia Simpson, vive anche il padre di Homer, Abraham Simpson, rinchiuso da Homer in una casa di riposo. Tra gli amici della famiglia vanno ricordati:Barney Gumble, amico di Homer, uno scapolone alcolista, (il cui nome ricorda molto "Barney Rubble" l'amico di Fred Flinstone).Boe Syslak, gestore della taverna dove Homer e Barney si ubriacano. Boe è spesso vittima di scherzi telefonici da parte di Bart.Ned Flanders, vicino di casa della famiglia Simpson. Uomo tutto casa e chiesa con una famiglia modello (della quale Homer a volte è geloso).Apu Nahasapeemapetilon, un induista gestore del piccolo supermercato (il menzionato Jet Market aperto 24 ore su 24).Clancy Wiggum, il pigro e goloso commissario della polizia di Springfield.Waylon Smithers, il portaborse e fedele servitore del principale di Homer Montgomery Burns, l'uomo più avido della terra, disposto a qualsiasi cosa pur di intascare del denaro.

martedì 11 novembre 2008

"Non nobis Domini, non nobis, sed nomini Tuo da gloriam",

L'uomo forse ha perduto la sua prospettiva interiore, misura la propria grandezza sulla base della materia, e non nella connessione vitale con l'infinito,con il Divino, egli misura la sua attività convulsa con una vita frettolosa, e non sulla serenità della perfezione, non sulla quiete del cielo stellato, non nel movimento ritmico incessante della creazione

domenica 9 novembre 2008

LE PIRAMIDI DI GIZA

Quando gli antichi Greci le definirono una delle sette meraviglie del mondo, le tre grandi piramidi d'Egitto avevano già oltre venti secoli. Oggi, delle altre sei meraviglie elencate dai greci, rimane poco o nulla; ma le piramidi, vecchie di quasi cinquemila anni, continuano ad essere il monumento più celebrato della Terra. Fin dall'antichità si fecero molte ipotesi sul loro scopo: si disse che erano i granai costruiti da Giuseppe per il popolo ebreo al tempo dei Faraoni, oppure nascondigli di tesori, luoghi di culto, osservatori astronomici.Oggi si ritiene' con certezza che fossero grandiose tombe di re. Gli archeologi hanno individuato in Egitto circa 130 piramidi, la maggior parte delle quali, però, sono soltanto pile di pietra, che hanno perso ogni contorno.Quelle di cui conosciamo il nome sono 24, e le più importanti si trovano sulla riva sinistra del Nilo, fra la punta del Delta e l'oasi di Fayuum.
Le piramidi commemorano i re della quarta dinastia egizia (2650-2500 a. C.. Esse appaiono come colossali strutture di pietra dalla base quadrata e dalle facce triangolari che si uniscono al vertice: tale struttura pare fosse il simbolo del dio-sole degli Egizi. Erodoto ricorda la crudeltà del Faraone Cheope che, trovandosi privo di mezzi, per poter completare la propria piramide vendette la figlia. La grande avventura delle piramidi ha dato l'impronta a tutta la civiltà egiziana. Quando un nuovo Faraone saliva al trono, il suo primo pensiero era quello di costruirsi una tomba grandiosa. Il luogo veniva scelto a ovest del Nilo perché, secondo le credenze egiziane, le case dei morti dovevano essere collocate a occidente, là dove tramonta il sole. Le sepolture regali venivano edificate nel deserto, al sicuro dalle inondazioni del Nilo, ma non troppo distanti dal fiume perché i milioni di blocchi di pietra necessari ad erigerle giungevano da lontane regioni, trasportati da barconi che seguivano la corrente. Il lavoro di costruzione, che durava decenni, veniva compiuto con estremo rigore scientifico, come è provato dai papiri matematici che si conservano al Museo Britannico, e rappresentava un capolavoro di architettura, di geometria e di astronomia. Le quattro facce della piramide di Cheope sono orientate verso i punti cardinali con precisione stupefacente. Più recentemente ci si è accorti che le 3 piramidi sono orientate come la cintura della costellazione di Orione e con il Nilo che risulterebbe la proeizione della Via Lattea, il "fiume" del cielo, da qui il concetto di tombe "star gate" che cioè dovevano servire al viaggio del Faraone tra le stelle. Oggi le piramidi di Cheope, di Chefren e di Micerino, dominano l'alto piano di Gizeh ai margini del deserto. Gli architetti si preoccupavano di renderne difficile l'accesso, per impedire le scorrerie dei predoni. L'interno di queste costruzioni era edificato con cura rigorosa perché gli Egizi ritenevano che senza una dimora degna di loro i re defunti non potessero aspirare all'immortalità. La camera sepolcrale non si trovava all'interno della piramide, ma veniva scavata nel suolo esattamente sotto il centro di essa. Vi si accedeva per mezzo di un cubicolo strettissimo: dopo la cerimonia funebre, l'entrata veniva sbarrata con enormi massi di pietra.

martedì 4 novembre 2008

Serial Killer protagonisti nel museo criminale di Firenze


E' stato inaugurato di venerdi 17, probabilmente non a caso, il nuovissimo "Museo Criminale" in Via Cavour 51/r. Gestito dalla World Museum, che collabora alla realizzazione di musei di successo come "Oscuro Medioevo Fiorentino" e i "Musei della Tortura" presenti a Siena e a San Gimignano, il percorso espositivo rappresenta sicuramente qualcosa di diverso e curioso all'interno della realtà fiorentina.Il tema, riguardante la storia del crimine dal Medioevo ai nostri giorni attraverso la presentazione e l'accurata analisi dei più inquietanti serial killer, è piuttosto "forte" ma non vuole solo sfruttare il lato più morboso del genere, cercando invece di far luce sui caratteri, i traumi psicologici, la crudeltà insita in figure perlopiù insospettabili e dalla doppia faccia.L'Italia, come fa sapere la dott.ssa Sara Vessella, tra i curatori del progetto, si trova insieme alla Gran Bretagna al secondo posto dopo gli USA per quanto riguarda il fenomeno dei killer seriali. Fenomeno che non nasce con Jack Lo Squartatore, del quale non vi è ancora una certezza assoluta riguardo l'identità, ma in epoca molto precedente. Il percorso infatti inizia con il maresciallo di Francia Gilles de Rais che nel 1400 combattè a fianco di Giovanna d'Arco ma di ritorno al suo castello uccise più di 600 bambini e con Erzsebeth Bathory, contessa di origini transilvane che fece strage di vergini per immergersi nel loro sangue. Uno spazio è dedicato a Cesare Lombroso, fondatore della criminologia con i suoi studi riguardanti le relazioni tra l'uomo delinquente e la misurazione dei crani, per arrivare ai serial killer più recenti dei quali solo Charles Manson e la sua famiglia satanica sono ancora vivi ma fortunatamente dietro le sbarre. Tra questi: Dahmer il cannibale di Milwaukee, la Wuornos portata al cinema in "Monster", John Wayne Gacy il clown assassino, Ed Gein ispiratore di film come "Psycho", "Non aprite quella porta" e "Il silenzio degli innocenti", il folle cannibale russo Andrej Chikatilo e Albert Fish, da molti definito il peggior mostro di tutti i tempi.Inoltre cenni sui principali serial killer italiani e sulle indagini utilizzate per la risoluzione dei casi: lo studio del DNA, la ricostruzione dei volti, le armi da fuoco e da taglio, l'antropologia forense e l'entomologia, lo studio delle macchie di sangue.L'ultima sezione è dedicata agli strumenti di pena capitale quali la sedia elettrica, l'iniezione letale e la camera a gas, anche come spazio di riflessione per il visitatore su un tema di così drammatica attualità.La visita totale ha la durata di circa 1h e 10' con audioguida in cui la voce del "Lucignolo" televisivo accompagna la visione dei filmati contenenti documentazioni reali tratte dai processi e la ricostruzione precisa dei criminali sia per quanto riguarda l'aspetto fisico dei volti sia per il loro abbigliamento, con costumi che ricalcano quelli effettivamente indossati dagli assassini.



Come cambierà la politica estera USA se vincesse Obama?


Obama si oppone all’occupazione militare americana dell’Iraq e propone il ritiro rapido delle truppe. Indipendentemente dalla difficoltà di tale progetto, questa volontà viene letta soprattutto come il tentativo, di concepire in modo nuovo il ruolo degli Stati Uniti nel mondo.Obama vorrebbe riportare speranza ad un’America impaurita non solo dal fenomeno terroristico e dalle minacce globali, ma anche dalla drammatica scoperta dei suoi tanti limiti: quelli della sua macchina bellica; l’isolamento percepito a valle di scelte arroganti;la democrazia USA colpita dalle politiche di sicurezza troppo intrusive. Obama è convinto che un profondo cambiamento di politica e di visione può risolvere tale situazione.

lunedì 3 novembre 2008

F1, : MONDIALE ALLA PORTATA DI MASSA, CORRE IN CASA


Michael Schumacher crede fermamente in Felipe Massa, che domenica nel Gp del Brasile deve recuperare 7 punti a Lewis Hamilton per laurearsi campione del mondo. "Dal mio punto di vista Felipe domenica avrà due grandi vantaggi : correrà davanti ai suoi tifosi e non avrà niente da perdere. Il mio cuore batte per la Ferrari al 100% e questo non è un segreto. Le mie simpatie, di conseguenza, sono chiare: io spero che sia il team che Felipe riescano a vincere il Mondiale. Per quanto riguarda il titolo costruttori le cose viste da fuori sembrano un po' più facili perché siamo già davanti e i ragazzi quest'anno hanno spesso dimostrato di essere uniti. Ma anche per Felipe, il Mondiale è ancora assolutamente alla portata".