martedì 11 novembre 2008
"Non nobis Domini, non nobis, sed nomini Tuo da gloriam",
L'uomo forse ha perduto la sua prospettiva interiore, misura la propria grandezza sulla base della materia, e non nella connessione vitale con l'infinito,con il Divino, egli misura la sua attività convulsa con una vita frettolosa, e non sulla serenità della perfezione, non sulla quiete del cielo stellato, non nel movimento ritmico incessante della creazione
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