Quando gli antichi Greci le definirono una delle sette meraviglie del mondo, le tre grandi piramidi d'Egitto avevano già oltre venti secoli. Oggi, delle altre sei meraviglie elencate dai greci, rimane poco o nulla; ma le piramidi, vecchie di quasi cinquemila anni, continuano ad essere il monumento più celebrato della Terra. Fin dall'antichità si fecero molte ipotesi sul loro scopo: si disse che erano i granai costruiti da Giuseppe per il popolo ebreo al tempo dei Faraoni, oppure nascondigli di tesori, luoghi di culto, osservatori astronomici.Oggi si ritiene' con certezza che fossero grandiose tombe di re. Gli archeologi hanno individuato in Egitto circa 130 piramidi, la maggior parte delle quali, però, sono soltanto pile di pietra, che hanno perso ogni contorno.Quelle di cui conosciamo il nome sono 24, e le più importanti si trovano sulla riva sinistra del Nilo, fra la punta del Delta e l'oasi di Fayuum.
Le piramidi commemorano i re della quarta dinastia egizia (2650-2500 a. C.. Esse appaiono come colossali strutture di pietra dalla base quadrata e dalle facce triangolari che si uniscono al vertice: tale struttura pare fosse il simbolo del dio-sole degli Egizi. Erodoto ricorda la crudeltà del Faraone Cheope che, trovandosi privo di mezzi, per poter completare la propria piramide vendette la figlia. La grande avventura delle piramidi ha dato l'impronta a tutta la civiltà egiziana. Quando un nuovo Faraone saliva al trono, il suo primo pensiero era quello di costruirsi una tomba grandiosa. Il luogo veniva scelto a ovest del Nilo perché, secondo le credenze egiziane, le case dei morti dovevano essere collocate a occidente, là dove tramonta il sole. Le sepolture regali venivano edificate nel deserto, al sicuro dalle inondazioni del Nilo, ma non troppo distanti dal fiume perché i milioni di blocchi di pietra necessari ad erigerle giungevano da lontane regioni, trasportati da barconi che seguivano la corrente. Il lavoro di costruzione, che durava decenni, veniva compiuto con estremo rigore scientifico, come è provato dai papiri matematici che si conservano al Museo Britannico, e rappresentava un capolavoro di architettura, di geometria e di astronomia. Le quattro facce della piramide di Cheope sono orientate verso i punti cardinali con precisione stupefacente. Più recentemente ci si è accorti che le 3 piramidi sono orientate come la cintura della costellazione di Orione e con il Nilo che risulterebbe la proeizione della Via Lattea, il "fiume" del cielo, da qui il concetto di tombe "star gate" che cioè dovevano servire al viaggio del Faraone tra le stelle. Oggi le piramidi di Cheope, di Chefren e di Micerino, dominano l'alto piano di Gizeh ai margini del deserto. Gli architetti si preoccupavano di renderne difficile l'accesso, per impedire le scorrerie dei predoni. L'interno di queste costruzioni era edificato con cura rigorosa perché gli Egizi ritenevano che senza una dimora degna di loro i re defunti non potessero aspirare all'immortalità. La camera sepolcrale non si trovava all'interno della piramide, ma veniva scavata nel suolo esattamente sotto il centro di essa. Vi si accedeva per mezzo di un cubicolo strettissimo: dopo la cerimonia funebre, l'entrata veniva sbarrata con enormi massi di pietra.
domenica 9 novembre 2008
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